Quando parliamo di carte virtuali ci stiamo riferendo a uno strumento di pagamento sempre più utilizzato nel mondo del business, che si caratterizza per la completa assenza del tradizionale supporto fisico. Queste carte sono insomma disponibili solo e unicamente in via digitale e il loro obiettivo è quello di snellire e facilitare le spese su internet. Per quanto riguarda caratteristiche chiave e livelli di sicurezza, c’è da dire che gli standard garantiti sono gli stessi di una normale carta fisica. Alle carte virtuali possono essere associate funzionalità aggiuntive, che rendono tali strumenti una soluzione ideale anche per professionisti e imprese che abbiano necessità di effettuare pagamenti aziendali in modalità digitale.
La carta virtuale è collegata a un conto, possiede un numero identificativo a 16 cifre oltre a una sua data di scadenza e al CVV (ovvero il ‘card verification code’). Oltre a offrire il vantaggio di essere disponibile istantaneamente, nel momento stesso in cui la si ordina, la carta virtuale è anche impossibile da perdere. Affidandosi a realtà come quella di Qonto, istituto di pagamento francese sbarcato in Italia nel 2019 e votato al supporto di professionisti, PMI e start up, si possono creare in pochi clic una o più carte virtuali per effettuare pagamenti online. Con Qonto possono essere aggiunte sul “wallet” di Apple Pay e Google Pay e essere tranquillamente usate anche nei negozi. I punti di forza? Si tratta di comodità, flessibilità e spendibilità.
Principali voci di spesa e impiego delle carte virtuali aziendali
Le carte virtuali rappresentano uno strumento estremamente utile sia per l’imprenditore che per i suoi dipendenti. Non soltanto quindi per chi è chiamato ad occuparsi di amministrazione, marketing o di vendite. Questi strumenti si possono anche sfruttare, in caso di necessità, come valida alternativa all’impiego dei buoni pasto (ancora molto spesso su supporto cartaceo) e soprattutto per la consegna a domicilio da negozi, supermarket e attività di ristorazione.
Ci sono alcune tipologie di acquisti, specie nel contesto del business aziendale, per i quali le carte virtuali possono risultare senza dubbio più utili. Anche se, è bene ricordarlo, si può ricorrere alle carte virtuali aziendali per effettuare qualunque tipo di acquisto su internet. Secondo una stima, gran parte degli acquisti messi a segno utilizzando le carte virtuali riguardano l’ambito del marketing e quello dei servizi online. Con particolare riferimento alle campagne su Google e alle attività di promozione digitale, come quelle portate avanti sui canali social, ma anche alla necessità di accedere a piattaforme dove vengono offerti webinar e condotte conferenze di settore.
Ovviamente le spese per trasferte, viaggi aziendali e trasporti rappresentano un altro aspetto consistente anche se in questo particolare periodo storico, caratterizzato dalla pandemia che ha limitato i nostri spostamenti, i viaggi di lavoro sono meno frequenti.
Si pagano infine con le carte virtuali molto spesso anche utenze e dotazioni informatiche e non per gli uffici. Si va dalle bollette all’acquisto di attrezzature specifiche per il supporto del lavoro del team. Senza dimenticare che le carte virtuali vengono sempre più spesso utilizzate anche dagli operatori dell’amministrazione e da coloro che si occupano della gestione d’ufficio.