Se hai dei risparmi depositati in una banca, ti sarai sicuramente chiesto cosa succederebbe se la banca dovesse fallire. Come proteggere i soldi da un evento così catastrofico? Esistono dei fondi di garanzia che intervengono in caso di crisi bancaria e che ti rimborsano fino a un certo limite.
In questo articolo scopriamo cos’è il FITD, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, e come funziona la sua garanzia. Diamo un’occhiata anche ad alcuni suggerimenti per investire in modo sicuro.
Cos’è il FITD?
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Il FITD è un consorzio volontario tra le banche italiane, ad eccezione di quelle di credito cooperativo, che aderiscono al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD).
Il FITD ha lo scopo di tutelare i correntisti delle banche consorziate in caso di liquidazione coatta amministrativa o amministrazione straordinaria, cioè quando la banca non è più in grado di pagare i suoi debiti e viene sottoposta a una procedura concorsuale analoga al fallimento.
Aderiscono al FITD anche le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia, salvo che partecipino a un sistema di garanzia estero equivalente. Le succursali di banche comunitarie possono aderire al FITD per integrare la tutela offerta dal sistema nazionale di appartenenza.
Il FITD è finanziato dai contributi versati dalle banche consorziate e dalle eventuali entrate derivanti dalle operazioni svolte dal Fondo; è sottoposto alla vigilanza della Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Quali sono i depositi garantiti dal FITD?
La garanzia del FITD si applica a:
- depositi in conto corrente, conti deposito (anche vincolati), certificati di deposito, libretti di risparmio e assegni circolari;
- carte prepagate dotate di codice IBAN.
Non sono garantiti dal FITD:
- le azioni, le obbligazioni e i pronti contro termine emessi dalla banca;
- i depositi presso le poste;
- i depositi effettuati da altre banche o da enti pubblici;
- i depositi effettuati da persone fisiche o giuridiche che hanno partecipato alla gestione della banca o che hanno responsabilità nella sua crisi.
Qual è il limite della garanzia del FITD?
Il FITD rimborsa ai clienti fino a un massimo di 100.000 euro per depositante. Se il conto corrente è cointestato, quindi, la tutela raddoppia (diventa 200.000 euro per prodotto), se, invece, due conti sono intestati allo stesso cliente il massimale resta uguale, sempre 100.000 euro per ogni singolo cliente.
Se la stessa persona possiede un conto corrente e un conto deposito nella stessa banca il rimborso massimo per lui sarà sempre di 100.000 euro. Ciò vale per qualsiasi tipo di conto: anche i migliori conti correnti gratuiti sono garantiti dal FITD.
Il rimborso avviene automaticamente entro sette giorni lavorativi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca. Non è necessaria alcuna richiesta da parte dei depositanti. Può avvenire tramite bonifico bancario o assegno circolare.
Come investire in modo sicuro
Investire in modo sicuro è uno degli obiettivi di molti risparmiatori, soprattutto in tempi di crisi economica e incertezza finanziaria. Tuttavia, esiste sempre il rischio di perdere il proprio capitale a causa di eventi imprevisti, come il fallimento di una banca. Come si può proteggere il proprio denaro da questo scenario?
Il sistema come abbiamo visto è gestito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che è finanziato dalle stesse banche aderenti. Tuttavia, il sistema di garanzia non copre tutti i tipi di investimenti, ma solo quelli considerati “depositi”. Non sono invece coperti i prodotti finanziari come le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni, le polizze vita e i titoli derivati.
Questi prodotti sono soggetti al rischio di mercato, ovvero alla possibilità che il loro valore diminuisca o aumenti in base alle condizioni economiche e agli andamenti dei mercati. Per investire in modo sicuro, considerando il rischio di fallimento di una banca, si possono quindi seguire alcune raccomandazioni:
- Diversificare il proprio portafoglio, ovvero distribuire il proprio capitale tra diversi tipi di investimenti e diversi istituti finanziari, in modo da ridurre il rischio di perdere tutto in caso di crisi di uno o più settori o banche.
- Informarsi sulla solidità e sulla reputazione delle banche presso cui si investe, verificando ad esempio il loro rating (un giudizio sulla loro affidabilità finanziaria) e le loro performance economiche.
- Preferire i prodotti finanziari garantiti dallo Stato o da enti pubblici. Questi prodotti hanno un basso rischio di default (ovvero di mancato pagamento degli interessi o del capitale) e offrono una certa sicurezza al risparmiatore.
- Valutare attentamente il rapporto tra rendimento e rischio degli investimenti, ovvero quanto si può guadagnare o perdere in base al livello di incertezza e volatilità del prodotto finanziario. In generale, maggiore è il rendimento potenziale, maggiore è anche il rischio associato. Si deve quindi scegliere il livello di rischio che si è disposti ad accettare in base ai propri obiettivi e alla propria propensione al rischio.