Nel Paese dei contanti vince il digitale: in Italia record di pagamenti con carta e boom di nuovi strumenti

L’Italia è senza dubbio un Paese dove si paga ancora in contante in moltissime occasioni (il bar sotto casa, l’estetista, il parrucchiere, il tabaccaio), eppure sembra che le cose stiano davvero cambiando, complici una serie di variabili che hanno influenzato il processo trasformativo degli ultimissimi anni.

Prima fra tutti, la pandemia globale del Covid-19, ha reso necessaria una drastica evoluzione per permettere i pagamenti contactless e a distanza per qualunque tipo di bene o servizio.

Come secondo motore di cambiamento, nel nostro Paese, l’inserimento dal Giugno del 2022 (Decreto PNRR), dell’obbligo del POS per tutti i punti vendita e professionisti con attività fisica.

Insieme a questo sono diventate effettive anche le sanzioni per chi non rispetta questa legge, il che ha sicuramente favorito la sua messa in atto.

Tutto questo, unito alla stretta sull’uso dei contanti e ai controlli sempre più stringenti per combattere l’evasione fiscale del nostro Paese, ha portato una ventata di cambiamento nel mondo dei pagamenti.

In Italia oltre 100 miliardi di euro pagati con carte di credito

Infatti, secondo i dati riportati dalla Banca d’Italia, nel 2022 i pagamenti con carta di credito hanno raggiunto e superato i 100 miliardi di euro, record assoluto del Belpaese.

Questo dato si affianca ai 224 miliardi delle carte di debito, preferite dagli italiani, che segnano un altro record mai raggiunto prima.

Ma possiamo limitarci ai metodi di pagamento più classici per comprendere il fenomeno della digitalizzazione dei pagamenti? Decisamente no.

Se per alcune fasce d’età il principale cambiamento è rappresentato dal passaggio del pagamento con contanti a quello con carta, le generazioni più giovani hanno introdotto nella loro quotidianità molti metodi di pagamento digitale differenti, di cui alcuni ormai consolidati e altri più recenti.

I più giovani preferiscono tendenzialmente i nuovi strumenti poiché sono nativi digitali o sono comunque cresciuti con la tecnologia fin dall’adolescenza e per loro quest’ultima è un elemento fondamentale che aiuta, e non ostacola, la vita di tutti i giorni.

Gli strumenti per i pagamenti digitali più innovativi

Uno dei fenomeni più interessanti è quello che riguarda il Buy Now Pay Later (BNPL) che è stato introdotto in Italia principalmente da un player dei pagamenti molto conosciuto: PayPal.

Se è vero che PayPal è uno strumento ormai consolidato e accettato praticamente su qualunque e-commerce e negozio fisico, la funzionalità che permette di acquistare e pagare successivamente, è ancora piuttosto recente.

Secondo la modalità proposta dal colosso dei pagamenti digitali, è possibile acquistare in 3 rate senza interessi e i dati dimostrano che questa opzione piace molto: in Italia il 13% degli intervistati dichiara di averlo già utilizzato e il 33% conferma di volerlo provare in futuro.

Ma PayPal non è che uno degli attori che propongono questo tipo di pagamento rateale. Tra i più diffusi troviamo Klarna, ScalaPay e ClearPay.

Uno strumento meno conosciuto che sta prendendo piede anche in Italia è Paysafecard, un mezzo elettronico di pagamento che permette di pagare nei negozi ma anche online, tramite una carta prepagata non nominativa dotata di PIN a 16 cifre.

Questa carta può essere richiesta tramite uno dei numerosi punti vendita convenzionati e ricaricata tramite dei voucher che vanno dai 5 euro fino ai 100 euro e che si possono sommare fra loro per raggiungere la cifra di cui si ha bisogno.

Uno degli aspetti più apprezzati di questo strumento – simile a PayPal – è il totale anonimato e la sicurezza di poter pagare senza dover collegare un conto corrente, né dati personali sensibili.

La totale sicurezza e l’anonimato sono il motivo per il quale anche nei casinò online e sui siti scommesse Paysafecard è uno dei metodi prescelti.

Tra le novità degli ultimi anni, abbiamo anche il primo unicorno italiano in termini aziendali dei pagamenti digitali: Satispay.

Con Satispay si paga tramite l’app inquadrando un QR Code nei negozi che lo supportano oppure online su moltissimi e-commerce.

L’account è collegato al codice IBAN (per motivi di sicurezza non si collega la carta ma il numero del conto che non è un dato sensibile) e permette di inviare soldi ad altre persone per pagare conti condivisi, impostare budget settimanali di spesa per monitorare le proprie uscite, risparmiare denaro ed effettuare diversi tipi di pagamenti (bollettini, MAV/RAV, pagoPa, ecc.).

Infine, abbiamo i diversi pagamenti tramite tecnologia contactless NFC (Near Field Communication, comunicazione in prossimità) come Apple Pay, Samsung Pay e Google Pay.

Questi, attualmente, sono preferiti dal 76% degli intervistati contro il 46% di coloro che scelgono i pagamenti tramite QR Code.

La tecnologia NFC permette di effettuare transazioni senza l’uso di cavi di collegamento da un dispositivo a un altro come da cellulare o smartwatch a un POS, ad esempio.

Anche nel caso del pagamento tramite NFC, è necessario registrare una carta di debito o di credito sul proprio smartphone o dispositivo che viene salvata in modo virtuale per poter effettuare la transazione.

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