Il codice tributo 8911 viene utilizzato dai contribuenti per versare sanzioni pecuniarie derivante dalle violazioni legate a imposte sui redditi, imposte sostitutive, Irap, IVA o, nei frangenti in cui viene scelta la procedura del ravvedimento operoso, imposte sostitutive.
In generale, questo codice viene considerato il punto di riferimento nei casi in cui si ha la necessità di sanare situazioni come la dichiarazione dei redditi tardiva o la dichiarazione infedele. La procedura che consente di sanare la propria posizione non può essere attuata nei casi in cui l’Agenzia delle Entrate ha notificato al contribuente un atto di liquidazione di una sanzione o di accertamento.
Come compilare il modello F24
Vediamo ora come si compila il modello F24 nei casi in cui si ha la necessità di utilizzare il codice tributo 8911. La prima cosa da dire è che la sezione interessata è quella dell’erario. Nel record “codice tributo” va inserito 8911, in quello associato ai termini “rateazione/regione/
prov./mese rif.”, invece, non si inserisce nulla.
Per quanto riguarda l’anno di riferimento, nei frangenti in cui si ha a che fare con una violazione nella dichiarazione dei redditi, bisogna inserire l’anno a cui risale la suddetta violazione.
Le indicazioni in questione, come specificato nella Risoluzione Ministeriale 338/2007, vanno considerate quando le violazioni riguardano gli intermediari abilitati o nelle circostanze in cui, invece, il ravvedimento è relativo a una presentazione tardiva di un F24 con saldo zero.
Facendo un esempio concreto, ricordiamo che, in fase di compilazione di un F24 con codice tributo 8911 per presentazione ritardata della dichiarazione dei redditi maturati nell’anno d’imposta 2022, è necessario inserire l’anno 2023, ossia quello in cui cade la data ultima per la presentazione.
Nel record “importi a debito versati”, va inserita la somma da pagare. Il record “importi a credito compensati” non va compilato. Lo stesso vale per quelli associati alle diciture “codice ufficio” e “codice atto”.