Il Congedo parentale, una volta chiamato Astensione facoltativa, spetta ai lavoratori e lavoratrici con contratto dipendente o alle lavoratrici autonome. In cosa consiste il congedo parentale INPS? Come funziona? Quanto dura? Quali sono i requisiti? Sono tantissimi i quesiti a cui occorre dare una valida risposta. Scopriamo in questa guida tutto quello che c’è da sapere sul Congedo parentale 2019.
Congedo parentale 2019: che cos’è?
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Il Congedo parentale 2019 è il periodo di astensione dal lavoro in seguito alla nascita di un figlio, per poterlo assistere nei primi anni di vita e poter soddisfare i suoi bisogni relazionali e affettivi.
Si tratta di un periodo di 10 mesi di astensione dal lavoro da ripartire tra i due genitori e da fruire nei primi dodici anni di vita del bambino.
Congedo parentale 2019: come presentare la domanda?
La domanda deve essere presentata tramite il servizio On-line dell’INPS, in alternativa sul sito dell’Istituto preposto ci sono altre modalità:
- Numero Verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- Enti di patronato e intermediari abilitati.
l menu del servizio online si articola nelle seguenti voci:
- Informazioni, pagina che descrive le prestazioni previste per le differenti categorie di lavoratori in caso di parto, adozione o affidamento;
- Acquisizione domanda, funzionalità che consente la compilazione e l’invio della domanda di congedo parentale;
- Manuali, pagina dalla quale è possibile consultare e scaricare i manuali d’uso della funzionalità di “acquisizione domanda”;
- Consultazione domande, funzionalità che consente di verificare le domande inserite e inviate all’INPS.
- Annullamento domande, funzionalità che permette di annullare la domanda inserita;
Chi può presentare la Domanda Congedo Parentale 2019?
La richiesta deve essere effettuata prima dell’inizio del congedo ed in tempo utile per consegnare la domanda al datore di lavoro.
Il Congedo parentale spetta ai neo genitori entro i 12 anni di vita del bambino. Può essere richiesto sia dalla madre che dal padre, ma in due modalità differenti.
La mamma può richiederlo dopo il periodo di astensione obbligatoria di 5 mesi e può essere frazionato nel tempo (fino ai 12 anni di età del figlio) fino ad utilizzarne un massimo di 6 mesi o 180 gg se preso in maniera non continuativa.
Il padre può richiederlo dalla data di nascita del figlio fino ai 12 anni di età) in maniera frazionata o continuativa per 6 mesi. Se il padre utilizza almeno 3 mesi di congedo parentale ha diritto ad un mese in più, quindi 7 mesi totali.
Può arrivare ad un massimo di 3 anni in presenza di una grave disabilità del figlio o nel caso di un prolungato ricovero. In questa particolare situazione è anche prevista la retribuzione al 30% della retribuzione media senza limiti di età.
Il Congedo parentale matura contributi figurativi ai fini pensionistici ed è retribuito in maniera diversa in base all’età del figlio:
- fino ai 6 anni di età del bambino verrà corrisposta un’indennità pari al 30% della retribuzione media calcolata in base al mese precedente,
- dai 7 ai 12 anni non è prevista retribuzione, solo permessi non retribuiti. È riconosciuta l’indennità del 30% nel caso in cui il reddito del genitore sia inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione o in presenza di grave disabilità.
Il congedo parentale 2019 può essere richiesto a giorni oppure ad ore, ma senza superare la metà delle ore lavorative giornaliere previste.
Nel caso in cui la richiedente sia la madre, non è possibile usufruire delle ore di congedo cumulandole con quelle già previste dall’allattamento.
Le stesse normative e modalità sono previste anche nei casi di adozione o di affidamento, a partire dalla data di entrata in famiglia, per 12 anni, senza limite di età del figlio.
In presenza di parto plurimo o adozione di più figli, il Congedo spetta per ogni figlio allo stesso modo.
Per i lavoratori e lavoratrici dipendenti l’indennità verrà anticipata in busta paga dal datore di lavoro.
Per le lavoratrici autonome è erogata direttamente dall’INPS tramite i vari modelli presenti sulla richiesta.
Entro gli stessi termini temporali del Congedo parentale, è possibile far richiesta di una riduzione di orario, nel limite del 50%, una sola volta, in riferimento al decreto legislativo 25 giugno 2015, n. 81.
Congedo parentale: cosa è cambiato con il Jobs Act?
Il decreto legislativo del 15 giugno 2015, n. 80, attuativo della delega contenuta nel Jobs act, prevede che i genitori lavoratori dipendenti possano fruire del congedo parentale su base oraria per metà dell’orario medio giornaliero del periodo di paga mensile immediatamente precedente quello di inizio del congedo parentale.
La possibilità di usufruire del Congedo Parentale è una grande opportunità per i genitori che possono prendersi cura del proprio bambino nei primi anni di vita.